La via del ferro

Nella frazione di Isallo sono presenti i resti di quella che era la Ferriera attiva dal 1730 al 1860, come altre ferriere erano presenti in val Bormida e Rialto.
Le ferriere per svolgere la loro attività avevano necessità di grandi quantità di acqua, di carbone e, naturalmente di minerale ferroso.
Molti opifici erano, quindi, ubicati in prossimità di corsi d’acqua e di boschi dai quali si doveva ricavare il carbone di legna usato come combustibile.
Il minerale di ferro proveniva, stando alle “statistiche” del prefetto napoleonico Chabrol di Volvic, direttamente dall’isola d’Elba fino alla spiaggia di Pietra Ligure e da qui trasportato a dorso di mulo fino alla ferriera di Isallo.

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La “via del Ferro” si sviluppava lungo la val Maremola toccando Tovo, la località Bringhiera ed entrava nel territorio di Magliolo fino ad Isallo.

Ponte
Isallo: Ponte di pietra risalente probabilmente al XVII secolo
Resti di questo storico ed importante percorso si notano negli antichi ponti a Magliolo e ad Isallo e nel selciato, ancora ben conservato, lungo il tratto che va dalla località Montà al ponte Lovera sul fiume.
Giunti alla ferriera i mulattieri, dopo il meritato riposo, ritornavano con il loro carico di manufatti in ferro ripercorrendo lo stesso itinerario fino al mare e all’esportazione commerciale di questo materiale.

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Disegno della ricostruzione ideale della Ferriera di Isallo come probabilmente si presentava quando era in attività

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Disegno dall’Archivio di Stato di Genova – Aut. Pubbl. 22/01 raffigurante la valle tra gli anni 1740 – 1742 eseguito a seguito della visita del Governatore di Finale Camillo D’Oria

(Fonte: http://www.comune.magliolo.sv.it)